IL CIRCUITO

ALA e SERRAVALLE

In casa Misere, Diletta non sopporta più Guerrino, il figlio del marito Mercurio, disabile a causa di un’incidente. Con la complicità della sorella Liana, vedova di Pacifico, fratello di Mercurio, Diletta vuole liberarsi del marito con lo stesso metodo usato per eliminare il cognato. Senonché Mercurio muore di morte naturale e dall’aldilà, con suo fratello, assisterà agli intrallazzi delle due vedove che vogliono interdire Guerrino che nel frattempo, sta però recuperando molto bene grazie all’amore di Geraldina e alle cure della dottoressa Irina.
In un susseguirsi di colpi di scena anche la vicina impicciona ci mette del suo e il finale è di quelli che non ti aspetti.

Marco e Marisa sono sposati da trent’anni e festeggiano l’anniversario di matrimonio assieme a due coppie di amici. Ma c’è qualcosa che rischia di incrinare l’incontro ed accendere sospetti e supposizioni. Anche l’arrivo di una donna, non propriamente invitata alla festa, getterà benzina sul fuoco alimentato anche da due pettegole che non esiteranno a creare ulteriori problemi. La voglia di giovinezza, come una vampata d’estate rischia di mettere in crisi una storia d’amore importante. Ma i veri amici ci sono soprattutto nel momento del bisogno e sapranno trovare la giusta soluzione.

Per qualcuno il momento di andare in pensione può essere causa di preoccupazione perché cambiare abitudini, rallentare il ritmo della propria giornata, trovare un’occupazione soddisfacente non è facile. Bruno, in pensione da alcuni mesi, non si è ancora abituato alla mancanza del suo lavoro. Maria, la moglie, cerca di aiutarlo con grande pazienza a superare questo momento ma non è la sola perché nel corso della vicenda altre persone cercheranno di dare il loro sostegno. Ma non sarà così facile come potrebbe sembrare.

Noi Trentini e Altoatesini è uno spettacolo di teatro-canzone, tratto dall’omonimo saggio di Paolo Corsi sul Trentino-Alto Adige (Ed. AzzurraMusic), di cui riprende i contenuti, all’insegna dell’autoironia e della comicità. Il meccanismo umoristico accompagna lo spettatore con leggerezza, tra una canzone, una gag e una citazione erudita, alla scoperta della regione. Un modo nuovo per conoscere il territorio e i suoi abitanti, sorridendo dei loro “migliori difetti” e delle loro “peggiori virtù”.