IL CONCORSO NAZIONALE

Teatro Zandonai 

Due personaggi, il vecchio e la vecchia, preparano freneticamente le sedie per una conferenza sul senso della vita. Gli ospiti invitati sono tutte le persone del mondo e i padroni di casa sono una miriade di personaggi che creano uno spettacolo utilizzando la parodia e l’eccesso. La commedia – a tratti comica, a tratti grottesca, a tratti drammatica – narra il conflittuale rapporto dell’uomo col mondo che minaccia di opprimere l’individualità e la sua spiritualità. L’ironia ed il tono caricaturale esorcizzano la disperazione dell’evento “… perché bisogna essere disperati per arrivare ad un barlume di verità”, così afferma Ionesco. La sua comicità può apparire una presa in giro, ma testimonia, mistifica e grida lo smarrimento e le paure dell’uomo. Ionesco, uno dei massimi esponenti del Teatro dell’Assurdo, definì proprio il mondo e la  Condizione umana con un solo aggettivo: assurdi … quindi: buon divertimento!

Tom e sua moglie Linda sono in attesa della visita della signora Potter, il supervisore dell’Agenzia per le adozioni, che deciderà se sono in grado o meno di adottare un bambino. Prima dell’arrivo della signora Potter irrompono senza preavviso i due fratelli di Tom: Dick, che è appena rientrato dalla Francia con un furgone pieno di sigarette e brandy di contrabbando e il giovane Harry, dipendente dell’ospedale, che ha portato in un sacco della spazzatura un cadavere fatto a pezzi. A condire il tutto, una coppia di immigrati clandestini del Kosovo e un poliziotto che capisce che qualcosa di strano sta accadendo. Tom è così costretto a ingegnarsi per uscirne pulito agli occhi della moglie e soprattutto a quelli della signora Potter.

Nel 2021 Associazione Culturale Stella inizia la sua nuova avventura per portare in scena “Revolution”, drammatizzazione in chiave hip-hop della guerra di indipendenza americana, attraverso le vicende di uno dei suoi principali protagonisti, padre fondatore degli Stati Uniti: Alexander Hamilton. Hamilton, orfano immigrato, procede ostinato sulla strada dei suoi ideali rivoluzionari, che diventano quelli di tutte le minoranze emarginate, di tutto un popolo oppresso. La narrazione, completamente in musica, accompagna lo spettatore attraverso la complessità delle vicende storiche dell’indipendenza degli Stati Uniti con un ritmo incalzante e magnetico. Il tema storico di “Revolution” diviene così il pretesto per ricordarci come ognuno di noi, con le sue scelte, può cambiare il mondo, contribuendo alla storia dell’umanità. Prosegue la bella esperienza della “Associazione Stella” nel mondo del musical con l’entusiasmo di sempre, alimentato dal talento di chi vi collabora e dall’ amicizia che lega tutti coloro che le dedicano un contributo prezioso.

7 minuti è un testo tragicamente attuale, che rispecchia le vicende quotidiane e pressanti di una larga fetta di giovani e meno giovani che cercano lavoro o che vivono le ansie e le paure di doverlo trovare o peggio, di perderlo. La pièce si sviluppa sulla proposta fatta a tutte le operaie e impiegate della fabbrica dell’ILCA Filati di rinunciare a “soli” sette minuti della pausa pranzo a fronte del mantenimento dei posti di lavoro. Questa discussione porterà in superficie i conflitti presenti tra le componenti del consiglio, anche quelli razziali, conflitti che operaie e impiegate vivono tra i disagi e le difficoltà affrontate nelle loro famiglie e nella loro vita. Una miscela esplosiva che porterà le protagoniste ad una feroce contrapposizione verbale e fisica.

Nell’immaginario collettivo la figura del cavaliere don Chisciotte è legata a filo doppio a quella del suo scudiero Sancio Panza. Il visionario Cavaliere dalla Triste Figura va per il mondo in cerca d’avventure fantastiche insieme al suo fido scudiero che tenta di mitigare goffamente le chimere dell’amico. Intorno a lui, una giostra di personaggi saldamente ancorati alle assi del palcoscenico come a ribadire la necessità di iscrivere la propria storia in un orizzonte di realtà: in fondo la fuga di Don Chisciotte in un mondo immaginario serve quasi da risarcimento alle frustrazioni inflitte dalla vita quotidiana. Anche i sogni d’avventura e dell’amore, per quanto ensi e articolati, sono però destinati a deludere, a svanire. Un grande amore può essere solo sognato, una grande avventura può rivelarsi uno scherzo: che fare allora?  Rassegnarsi. È solo questo che resta da fare?

In Italia nel 1954 nacque la televisione e con essa i primi programmi televisivi. Allora i trasmettitori erano davvero pochi, così gli Italiani, con la loro sedia si ritrovavano al bar del paese per poter assistere a quella meravigliosa invenzione tecnologica. Da qui, parte lo spettacolo: un susseguirsi di Pièce Teatrali, Canzoni, Coreografie con il desiderio di riportare alla ribalta una parte della nostra storia legata ad uno stile di  spettacolo che sta ormai scomparendo e che ci piace rievocare. Un’epoca dove a farla da padrona era una comicità mai volgare, gli attori erano raffinati portavoce di gag esilaranti, la musica accompagnava la vita di ciascuno con brio e ogni tipo di pubblico ne era coinvolto con poliedrica maestria. Da Walter Chiari al Quartetto Cetra, da Bice Valori al Trio Lescano passando da Ave Ninchi, all’Intervallo e al Carosello da cui lo spettacolo prende il nome. In una girandola che vuole essere un nuovo ritorno al sano, meraviglioso, leggero, elegante, divertente, poetico spettacolo di Varietà.